Ciao, come stai?
Sto bene e tu? Ileana mentre ritornava a casa da lavoro rimase sorpresa di
sentire Giacomo, dopo l’ultimo incontro piuttosto imbarazzante a casa di
Laura.
Lui continuava a parlare con disinvolta gentilezza, come se nulla fosse
accaduto.
Sto bene anch’io, anzi benissimo adesso che riesco a sentirti, è da qualche
giorno che provo a chiamarti ma sei sempre irraggiungibile.
In ogni caso ci saremmo rivisti a casa di Laura, venerdì prossimo no?
Certo, ma mi piacerebbe incontrarti prima.
E dove?
Poi potrebbe esser l’occasione per me di riparare alla figuraccia dell’ultima
volta
Senza fretta!
Da quanto tempo non giochi a tennis?
Ieri.
Con chi?
Un amico del Circolo
Usi sempre la stessa racchetta?
Si, una racchetta modesta
Che vuol dire modesta?
Non é pesante
Brava! Per una racchetta il peso è importante, come l’incordatura del resto
infatti peso e rigidità ne influenzano la potenza: più è rigida maggiori saranno
i colpi di precisione per la pallina, più la racchetta si deformerà minore sarà la
potenza dei colpi.
Bravo tu, sei un esperto ma l’ovale allargato la fa sembrare troppo usata.
Giacomo: Invece per una buona racchetta, più l’ovale è largo, più la potenza
del colpo sarà elevata ma più alto il rischio di perdere il controllo della battuta.
Hai ragione Giacomo, se non sbaglio un ovale allargato garantisce una
maggiore indulgenza per chi non dà bei colpi, mentre un ovale stretto è scelto
da giocatori esperti che desiderano migliorare il controllo. Concluse Ileana.
Brava, sai come deve essere una racchetta le caratteristiche ti sono chiare,
ma sai tenerla? l’impugnatura è fondamentale: senza impugnare, non c’è
partita che tenga a lungo.
Ileana, cominciava a non seguirlo, sembrava che Giacomo non connettesse,
troppe, sospiri e sorrisini.
Ileana perplessa: Per capire, quale sia la giusta impugnatura?
Impugnando la racchetta naturalmente, tenendo il manico ben stretto tra
l’anulare e il mignolo lasciandovi uno spazio per far scivolare il pollice.
Un’impugnatura troppo grande può provocare dei doloretti all’avambraccio,
se lo spessore non ti soddisfa puoi aumentarlo con l’aiuto dell’overgrip
pronto, ci sei?
Mi risulta difficile seguirti!
Allora mettiamo tutto in pratica, passo a prenderti tra poco, sono sicuro ho il
manico di tuo godimento.
Cosa?
Gradimento! Vengo a prenderti per una partita indimenticabile
Ma dove?
Da me, sussurrò Giacomo.
Ileana cominciò a realizzare che quella conversazione così astratta e troppo
tecnica si prestava a strani doppi sensi: non si può essere tanto deviati, di
nuovo Giacomo ci stava provando era davvero un cretino e dopo una breve
pausa disse: per giocare con me, mi sa che il volume del tuo manico non sia
adatto alla mia presa!
Tranquilla il supporto io ce l’ho, si può sempre ingrandirne il volume per
migliorarne la presa e il gioco sarà fatto, pronto per darti dei bei colpetti! A tra
poco.
Ti aspetto.
Dopo un’ora esatta Giacomo era sotto casa di Ileana, di lei neanche l’ombra,
un biglietto sul citofono: Game set and match! UN Bagel a te.
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