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Homo Scrivens

Il lungo addio (Raymond Chandler)


A cura di: Al Gallo



L’opera: Il Dancer’s è un locale alla moda, frequentato da vip infelici e autodistruttivi. Una sera, Philip Marlowe assiste a una scena, di sicuro già vista: Terry Lennox, ubriaco fradicio, viene scaricato da una Rolls Royce, e piantato in asso dalla sua bella. Stranamente, il cinico investigatore — cinico, solo in apparenza — interviene: uno sbaglio dalle conseguenze incalcolabili.

Per difendere il suo amico, e la sua claudicante memoria, Marlowe combatterà contro il mondo intero; un mondo corrotto, crudele, malato. Un mondo disposto ad accettare qualunque verità purché conveniente e barattabile.


Il personaggio: L’investigatore creato da Chandler è un puro di cuore, che nasconde sotto una scorza dura gli ideali e i fallimenti di ogni uomo, al di là del tempo e dei luoghi. Questa volta, però, Marlowe ci crede sul serio, e farà di tutto per onorare il ricordo del suo amico Terry, anche mentire, finire in galera, pestare calli importanti. Finché la vita gli mostrerà il conto, e anche stavolta la disillusione deflagrerà lacerante come sempre.

Perché leggerlo: Questo libro apre la mente. Permette di cogliere a pieno le incongruenze, le meschinità, ma anche le grandezze d’animo di chi ogni giorno affronta la vita, pur sapendo di partire irrimediabilmente sconfitto. E come dice uno dei protagonisti: «All’ultimo momento, nel pomeriggio in cui si uccise, può darsi che abbia ricordato. Non lo sapremo mai. E d’altronde, vogliamo forse saperlo?».

Sta tutto in quel: “...vogliamo forse saperlo?” la magia.

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