A cura di: Elio Serino
L’opera: Anna Karenina è un romanzo ambientato nella seconda metà del 1800, in Russia. In quest’opera c’è tutta la realtà del tempo narrato, senza traccia di stereotipi e di cliché. Anna Karenina potrebbe essere una storia vera. Forse è proprio per questo, per la volontà e la capacità di Tolstoj di rappresentare la realtà, che il suo romanzo è, ancora oggi, un pilastro della letteratura: fornisce un ritratto estremamente veritiero (e per quel tempo anche scandaloso) della società russa del periodo. L’amore è uno dei temi fondamentali e viene analizzato in tutte le sue forme: quello improvviso del colpo di fulmine, l’amore carnale, passionale, l’amore puro che diventa adorazione, l’amore infedele, quello geloso e infine anche il suo aspetto ossessivo, senza dimenticare la sua dimensione ultraterrena.
Il personaggio: A differenza di quello che si potrebbe pensare dal titolo, Anna non è la protagonista assoluta. Quest’opera di Tolstoj è ampia, la narrazione abbraccia tantissimi personaggi diversi e si sofferma su ognuno di loro per permetterci di coglierne le abitudini di vita, il modo di pensare e di agire. Anna Karenina diventa così un romanzo corale. Questa è forse la caratteristica chiave della lettura: l’autore è in grado di raccontare personaggi diversi, uomini e donne, adulti e bambini, nobili e contadini. Le descrizioni di Tolstoj li rendono veri, umani e ciò è sorprendente, soprattutto pensando al periodo in cui il romanzo è stato scritto. L’autore rappresenta la società russa nel bene e nel male, mostra la disuguaglianza fra uomo e donna, la frequenza con cui si tradiva il coniuge, l’ipocrisia di alcune istituzioni, i favoritismi concessi ai nobili dando inoltre particolare risalto al percorso di fede e all’impegno politico. Tolstoj inserisce le vicende dei protagonisti e di tutti gli altri in un contesto sociale perfettamente delineato, rendendo facile quindi, immaginare la vita nella Russia di quel periodo.
Perché leggerlo: Ho amato molto questo romanzo per la vastità degli argomenti trattati, delle emozioni esplorate, anche se a volte si considera Anna Karenina, forse per le varie digressioni, un po’ lento e pesante. Per me non è stato così: mi aspettavo uno stile molto più ostico e sono rimasto colpito nello scoprire che le pagine scorrevano veloci. Tolstoj ha uno stile semplice, che non si serve mai di parole inusuali. Se volete immergervi completamente nella Russia di fine Ottocento, innamorarvi delle atmosfere che si respiravano, e conoscere tante storie speciali, allora non abbiate paura della lunghezza e leggetelo.
Revisione di: Martina Megna
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